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XXIV > Il Male Armonico – 06

Dinnanzi alle più spaventose ed oscure tempeste, non possono che paralizzarsi inermi i corpi. Sprofondano nell’angoscia anche le menti più forgiate. I cuori stessi, in distese e tragiche sospensioni, sembra siano costretti a cessare i battiti.

Tuttavia, al funesto infierire di certi tempi, anche assistiamo a tanti onorevoli e dignitosi sacrifici, ad azioni di solidarietà, comuni lavori in trincea e sincero impegno sociale. 

Ed allora, da una parte, c’è chi riconosce sia importante rallentare, fino anche a sospendere certe abitudini riconosciute rischiose e non fondamentali; mentre dall’altra, invece, c’è chi è chiamato ad accelerare, con anche una maggiore e pericolosa esposizione, ma per la necessità di sostenere e curare quel cedimento materiale di un sistema sempre più trascurato che, sotto l’eventuale patina lucida di un apparente vigore, insorge tormentato e visceralmente spasimante.

In un modo o nell’altro, possiamo comunque cogliere quella grande e urgente opportunità, diversamente ancora offerta, di meditare e di maturare, tutti insieme pregando e operando per la vita.

(aulicino)