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riflessi

VIII > Premessa quinta: Rinascita. d) Frammenti in attesa

Per certi versi inatteso, è giunto il momento di lasciare questo frammento sul male armonico. Sarò chiamato ancora a dirne nella cornice generale delle principali scritture armoniche che verranno. Eppure, per quelle vie che s’inoltrano nelle profondità di apparenti ristretti tratti, già del tutto ne sto anche dicendo adesso. Ed è anche questo il senso di un intero lungo viaggio che, indipendentemente da mete desiderate e stabilite, possiamo così intensamente vivere ad ogni nostro passo. 

Nella pubblicazione di questo scritto, so di aver anticipato la naturale lunghezza di certi miei “tempi di costruzione”. Eppure, stavolta, ho sentito altrettanto naturale il dover mettere in quiete quell’irriducibile parte di me che, sempre nel suo istintivo invito a rinviare le manifestazioni per una migliore maturazione, amorevolmente mi ha esortato come al solito ad aspettare. Ed anche per quel suo consueto porsi premurosa e gentile, benché accorata ed energica, non potrò che ancora darle generale ascolto, salvo che per l’eccezionale rilascio di questo frammento. E sento adesso quella parte di me sorridere. Gli ostacoli, oltre che per fermare e far meditare, sono posti in fondo da chi davvero ti ama, anche a sua stessa insaputa, anche per ancora ed ultimamente mettere alla prova quella volontà di proseguire in una specifica direzione. E nello scorrere ancora di questo tratto, fin giù, al mare dei compimenti, resto in attesa del prossimo richiamo, di quel momento in cui un’altra manifestazione finalmente sgorgherà.

Prima dell’emergere di un’adeguata consapevolezza, credo sia opportuna, se non saggia, una riduzione significativa delle nostre “esposizioni”. Raggiunta poi una sufficiente maturità e tensione, allora ciascun essere può riversarsi con maggiore e migliore determinazione nell’apparire. In virtù infatti della nostra natura di “corpi spirituali” è nell’apparenza soltanto che l’anima può infine e compiutamente esprimere l’evoluzione del nostro vissuto interiore. In questo senso la “forma”, ciò che quindi appare, può trasmettere diversi stadi della nostra interiorità, fino anche a rivelare aspetti totalmente imbevuti della stessa nostra “sostanza”. Bisogna prepararsi bene e con paziente impegno per costruire e quindi lasciare, a beneficio degli altri viventi, alcuni almeno di quei preziosi frutti che, con infinita e sincera dedizione, sono coltivati nelle sfere nostre più intime e riservate.

Sempre aperto al naturale richiamo di ulteriori “eccezionalità” così, per qualche tempo ancora, continuerò a dedicarmi al progetto artistico armonico attraverso la produzione e la condivisione di opere artisticamente realizzate in seno all’ordine generale del progetto armonico. A tal proposito, con le prossime pubblicazioni confido potranno esser “liberati” gli ultimi album di canzoni e quindi, continuando la magica esperienza dei primi cinque “FluxES”, anche gli ultimi album strumentali. Confido inoltre quanto prima giunga il momento, che sento ormai imminente, di potermi finalmente dedicare ad una fondamentale serie di manifestazioni musicali dal vivo.

Una volta archiviata questa preliminare “fase artistica” (nella speranza di riuscire a sistemare e lasciare anche alcuni scritti precedenti la prima rivelazione armonica), così dunque procederò, se me ne sarà data la grazia, attendendo che le scritture armoniche si siano fatte completare. In quel tempo, allora, non dovrò più ulteriormente aspettare. E, con tutto me stesso ed i respiri che mi resteranno, con le mie adorate sorelle ed i fratelli che avrò accanto, potrò dedicarmi alla vita armonica nella sua compiuta manifestazione comunitaria.

(aulicino)