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Essenza di correnti, il ritmo alimenta i modi. E sull'onda in danza affiorano le espressioni.
Giorni luminosi finiscono sempre in fondo al cuore.
Del potere sbagliare quel che più conta poi è potere anche smettere... e giustamente ricominciare.
Diventano azioni le parole incise sulla magia del vento. E si continua... finché c'è fiato.
Mi sveglio, ed è il tramonto. Riconosco la fine. Restano luci alla notte. Ed è Rinascita.
Quando giunge il pensiero che devi fare qualcosa, comincia col non rinviare. Agisci, e fai subito ordine. Non lasciare che le cose si accumulino. Saranno pensieri. Così continuo a ripetermi. E sono pensieri.
Per un frutto in più c'è chi perde l'albero.
Sono maggiori in superficie i condizionamenti dell'essere. Verso la profondità, invece, dove le aspettative si riducono, la meraviglia si fa presente. Da laggiù una luce reale può raccogliersi in libertà e risalendo si riempiono le apparenze.
Se vuoi capire chi sei, resta solo e ascolta. E se vuoi anche cambiare, realizza la migliore idea di te. Per riconoscere e per agire la strada più efficace in genere, in accordo con la solitaria essenza, si presenta naturale e semplice. Ma cosa impariamo infine? Che siamo per costruire insieme.
Ti do il piacere di condividere le mie sventure, anziché lasciarti in solitudine con le tue glorie.
Siamo tutti soli, ma splendiamo gli uni per gli altri.
Abbiamo ancestrale bisogno di un rifugio sicuro, dove anche poter chiudere gli occhi e guardar su serenamente al cielo; di quella fondamentale radice che dà la spinta al frutto: e viene giù infine e ancora dai rami delle stelle in coro. Dalle finestre dell'intimo ritrovo si raccoglie allora un nuovo giorno.