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XLIV > Il Male Armonico – 26

Tuttavia, ancora opprimendo e ferocemente falciando anche i fanciulli, impietosamente gli angoscianti inviati dilagano. Marciano crudelmente. Eppure, d’intima luce, possono rinsaldare le anime più provate. Così il male armonico ricongiunge infine le lontananze. Si sentono riuniti anche i separati. 

Riceviamo ancora una volta in dono una significativa e terribile lezione, ma per la maturazione delle nostre civiltà e di un comune senso elevante del sacrificio. 

È impellente l’indifferibile bisogno ormai di una comunità universale: questa è per noi, prima ancora di ogni possibile sua declinazione concreta, la Comunità Spirituale Armonica. 

Essa è il possibile fondamento riunificante di ogni altra specifica comunità materiale. 

Essa è l’essenza unica che, nel rispetto d’ogni diversità, fonda la molteplicità del reale. 

Ed è già attiva. Parla in atti alla radice stessa delle nostre coscienze. Sono superate le barriere. Sono attratte le distanze. 

Essa è viva in noi. Ed è già tra noi. Ovunque accendendosi, presto anche ai molti si farà riconoscere.

Mille altre possibili manifestazioni, da questo momento, nell’unità essenziale armonica, possono già trovare il loro pacifico fondamento. Per imparare, per ricordare e per costruire, in grazia riceviamo un tesoro di tale immensa bellezza. 

Nell’ultima divina donazione, per noi tutti e da questo nostro tempo all’ultimo tramonto, l’indispensabile forza per superare gli ostacoli alla nostra libera raccolta è finalmente concessa. Nella conciliazione universale delle creature, affermiamo la vita. 

Il tempo del Padre ha terminato il suo corso. L’onnipotente figlio creatore ritorna al grembo degli universi.

Nell’Armonia, attraverso la voce rivoluzionaria della nostra generazione, per il nostro cammino nella pace, la Madre completa la rivelazione. Come da sempre, sorgente eterna, essenza unica d’ogni differenza, si è svelata Dio.

(aulicino)